Ecco l'autobus! Salgo e prendo il posto a sedere piu' vicino,guardo l'ora, sono gia' le cinque e sono in mega ritardo. Bhe', non e' un problema e' abituato ai miei orari.
Sono un po' nervosa e mi sudano le mani, odio quando mi succede! Cosa pensera' quando mi vedra' cosi conciata?! Non gli piacero' piu?! Bhe' cosa m'importa? Meglio, se non gli piaccio piu! Non ho niente da perdere. E' lui che mi ha lasciato, lui che ha perso il meglio.
Mmmmm, perche' mi sono andata a cacciare in questa situazione?! Proprio con lui !
“Ok, Calma Jihye!” parlo anche da sola ora! Fantastico!
Bhe' se l'ho chiamato e' perche' mi fido di lui, mi sono sempre fidata. E' gentile e quando vuole e' davvero premuroso. Quando gli ho spiegato la situazione non sembrava neanche scandalizzato, ed ha accettato subito ad aiutarmi. E' l'unico maschio che conosca, cioe' l'unico abbastanza 'namja'.
Datemi una pala che mi scavo gia' la tomba, riusciro' a stare tutta la nottata con lui?
Oddio, eccolo. Ma come si e' conciato?! Ah, si giusto ora e' famoso, deve 'mascherarsi'.
Scendo dal bus e decido di far finta di non riconoscerlo.
“Jihye~~~pssss Jihye!”
“Oh KEVVV-!”
“Shhhhhhh!” la sua mano e' davanti alla mia bocca. Il cuore si ferma,gliela tolgo subito.
“Guarda che non sei mica Gdragon, abbi un po' d'umilta'.”
“Non sei cambiata di una virgola.”
“Tu parecchio invece!”.
“Allora,che ne dici del nostro vecchio posto?!” cambia discorso.
Mi guarda con il suo sguardo dolce, sto per sciogliermi. No, non e' cambiato, per niente.
“Andiamo dove vuoi, ma vorrei vederti in faccia!”
Ridendo si toglie gli occhiali da sole, ma si lascia il cappellino.
“Cosi' va bene, signorina?”
“Decisamente meglio!”
Camminiamo, gli spiego meglio la situazione e quanto per me sia difficile entrare nella parte.
Arriviamo al parco dove passavamo spesso le nostre giornate, quando lui era ancora trainee, ci sediamo sulla solita panchina.
“...quindi ho pensato di chiamarti...sei l'unico che potrebbe aiutarmi.”
“capito! Allora partiamo subito dal tuo punto piu' debole.”
“Bhe', l'apparenza c'e'....insomma assomiglio ad un ragazzo...?!”
“Si, molto. A parte i tuoi occhioni, se uno gli conoscesse bene come me, non avrebbe dubbi nel dire che sei una donna.”
Sento le mie guancie andare a fuoco, e' sempre stato l'unico a trattarmi cosi'. Jisu a parte.
“....ehm...ecco. Direi che e' l'atteggiamento che devo migliorare!”svio il discorso.
“Ah si! Non devi arrossire, come stai facendo ora...” Mi tira un buffetto sulla guancia. “ ….non devi sorridere cosi' dolcemente,cerca di fare un sorrisetto. Cosi'...” sulla sua bocca si disegna il mio sorriso preferito. Sto per collassare, e lui lo sta facendo apposta.
Continua a spiegare. “...cammina con le gambe un po' aperte e la schiena rilassata. Devi essere sicuro di te e tenere sempre la testa alta.”
Mi alzo dalla panchina e seguo i suoi consigli, sorriso,postura,camminata.
“Come va?!”
“Ahahah sei perfetta!”
“bueno! Ora la parlata...illuminami delle vostre frasone”
“Bhe', usa spessa, “Hyung”, “Yo”, “Hya”, “huh”....sono versi che ci distinguno...”
“.....dalle donne, ma non dagli animali.”
“ahah...eppure dicevi che ti piaceva la parlata da 'bad-boy'....”
“Avevo 16 anni, ero giovane e ingenua.”
“Ok, mi scusi donna vissuta.”
Tra un consiglio e una frecciatina, il tempo passa e lui si offre di portarmi a cena.
Siamo dal ristorante italiano, lo stesso del nostro primo appuntamento. Me lo ricordo come se fosse ieri: Sunmi, aveva scoperto che in classe di Jisu c'era un nuovo arrivato, era australiano e
aveva fatto il provino per la Star Empire Entertainment. Ero curiosa di vedere questo nuovo fenomeno e appena lo vidi, rimasi folgorata. Quando Jisu mi disse che Kevin era interessato a me, presi la palla al balzo e gli chiesi di uscire.
“Ti ricordi il nostro primo appuntamento?”
mi legge nella mente ora?
“Si! Ci siamo divertiti quella sera!”
“Ahaha davvero!Senti...perche' non ricostruiamo la serata?”
“Perche' dovremmo farlo?” non voglio ricascarci.
“Bhe', per rivivere un bel ricordo e soprattutto in maniera diversa, ora agli occhi degli altri sono a cena con un mio amico.”
E' vero non ci avevo pensato! Bhe', almeno sono salva dalle fan accanite.
“Quindi, stasera io sono SOLO un tuo amico?!”
“Esatto!”
“Ok, ci sto....potrebbe essere divertende.” scoppiamo a ridere.
“Hyung che prendi da mangiare...?”
“Huh? Non saprei...pizza e birra?!”
“Bella, ci sto!”
“Hyung, ancora una, dai dai dai dai!”
Kevin, sceglie svogliatamente un' altra canzone. Andare al karaoke non e' mai stata una gran cosa per lui, ma io ho sempre amato la sua voce e l'ho sempre costretto a cantarmene almeno 300.
“L'ultima,ok?!”
“Ok!”
Parte la base..
“Ma questa...” non ci credo, e' la nostra canzone, Broken Strings.
La sua voce arriva al mio cuore che sta tremando.
“ Let me hold you For the last time It's the last chance to feel again..”
Le parole giuste, al momento sbagliato...
Rimango seduta, impassabile, mentre dentro di me sta scoppiando tutto. Lui si avvicina, sempre di piu'.Il suo viso vicino al mio, il microfono e' l'unica cosa che separa le nostre bocche. Il mio respiro affannato risuona mischiato alla sua voce nelle casse della stanza. Basta un movimento, un gesto da uno dei due e ci risiamo. Ci ricasco, sono li.
“No!”
Scatto in piedi e la prima cosa che faccio e' allontarmi da lui.
“Kevin, non posso....siamo cambiati, le nostre vite sono cambiate. Non possiamo ricascarci.”
“Ma, se lo vogliamo entrambi possiamo riprovarci..” il suo sguardo mi fa male.
“Ecco, sono io che non voglio...ci soffrirei e basta.”
“Ma Jihye...”
“E' troppo tardi...dovevo pensarci prima di lasciarmi.” prendo la giacca e la borsa.
Il rimpianto e' enorme, ma non posso. Gli do un bacio sulla guancia.. “Grazie mille dell'aiuto! Ciao!”
Scappo via.
Al buio non vedo la serratura e cercando di non fare rumore, non riesco ad aprire la porta di casa.
“Ecco!” finalmente sono dentro. Rancolo nel buio, mi pare che la mia camera sia al piano di sopra la prima a destra. Salgo, senza far rumore, e apro la porta della camera. Sono stanchissima, sia fisicamente che moralmente,mi butto nel letto e via.