2PM Italy~ Six beautiful days

[FANFIC]Promises., Infinite ff

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vivs ®
view post Posted on 10/4/2011, 20:52 by: vivs ®




Titolo: Promises.
Personaggi: Infinite, Jihye.

Capitolo 1.

SPOILER (click to view)

“PARK JIHYE!”
Eccolo, gonfio come un pallone e rosso come un pomodoro. Un giorno gli verra' un infarto!
Purtroppo per colpa mia. A quanto si dice in famiglia: sono io la pecora nera.
“Dimmi Papa'..”
“SEI UNA DELUSIONE! Se tua madre fosse ancora in vita...quanto disonore...quanta amarezza...”
“Invece io credo che se ne sia andata apposta, perché, come me, non stava bene in questa famiglia di merda!”
A quelle parole mio padre si stringe il petto, un forte dolore lo prende al cuore.
Mia sorella entra in camera con aria superiore. E' piu' grande di me di soli 2 anni e si sente una dea scesa in terra...Non la sopporto.
“Che ha combinato questa volta la nostra pecorella?!”
“Fatti gli affari tuoi, Jiyeon!” le rispondo a tono.
“Jihye! Rispondi bene a tua sorella!”
Ogni giorno! Ogni santo giorno devo sopportare tutto ciò!
Perché?!
Perché non passo nemmeno un esame all'università e quindi non sono una premessa per la formidabile azienda di mio padre. Perché ogni marito che mi viene proposto dalla mia famiglia snob scappa via.
Perché, come giusto che sia, all'età di 20 anni, voglio divertirmi e non pensare al mio matrimonio o agli affari di famiglia.
Allora, per questo, sono la rovina della famiglia....bah.
Mi alzo dal letto ed esco dalla camera. Mio padre mi urla qualcosa contro, faccio finta di niente ed esco di casa.
Aria fresca e un po' di luce, finalmente respiro!
Mi lascio la nostra villa alle spalle e mi avvio verso il boschetto di nostra proprieta'.
Percorro il sentiero quasi di corsa ed arrivo davanti al tempietto, i ciliegi intorno ad esso sono in fiore.
Mi tolgo le scarpe e scalza salgo gli scalini di marmo freddo.
M'inginocchio di fronte a mia madre, sorride in quella foto che ogni anno e' sempre piu' sbiadita.
“Mamma, non ce la faccio piu'...e' un inferno!” due lacrime mi rigano il viso.
Sono dieci anni che non l'ho piu' accanto...e' successo a soli due anni dal nostro trasferimento in Giappone. Papa' era stato messo a capo della grossa filiale dell'azienda per cui lavorava e noi tutti ci siamo trasferiti da Seul a Tokyo. Mamma secondo me non ha retto...e dopo una lunga malattia di un anno ci ha lasciato.
Da quel giorno Jiyeon e' cambiata: e' sempre piu' acida nei miei confronti.
Per non parlare di papa'....sono convinti che siano stati il mio comportamento e il mio carattere scontroso a farla ammalare. Ma io so che non e' cosi... lei era come me.
E come me, aveva grossa malinconia della sua Korea.
Sono anni che cerco di scappare, sono anni che cerco di liberarmi da questa vita. Non e' il Giappone che mi fa male, ma e' la mia famiglia. Non voglio ammalarmi di rancore e malinconia.
“Mamma, te lo prometto... E' quello che hai sempre voluto per me e me lo hai fatto promettere...un giorno sarò felice!”
La calda brezza primaverile si alza nell'aria e mi accarezza il viso. Sorrido a quella carezza materna e respiro fino all'anima il profumo dei fiori.


Entro in casa e mi ritrovo la famiglia al completo che mi fissa immobile sulla porta.
“Cosa succede?!”
Mio zio, unico mio appiglio di salvezza, si alza e mi mette a sedere.
Jiyeon e papa' sono sul divano nero, davanti a me, lo zio e la nonna che siamo seduti sul divano in pelle bianco. Prendo un cuscino e lo stringo, l'atmosfera non mi piace affatto. Sembra che abbiamo appena finito di litigare.
La nonna e lo zio, entrambi dalla parte di mamma, sembrano rilassati. Ma mio padre non lo e' affatto.
Jiyeon rompe il ghiaccio “ Nonna, spiega tu a Jihye che cosa abbiamo deciso...”
“Aspettate! ABBIAMO Deciso?! Come mai si prende una decisione senza di me? Sono o non sono un membro della famiglia?!” il nervoso aumenta.
Mio zio mi stringe la mano e mi sorride, la mia rabbia svanisce. E' incredibile quanto assomiglia alla mamma.
La nonna inizia a parlarmi con la sua voce calda e amorevole “ Jihye, cara.... sono stati anni difficili...” sospiro “...per tutta la famiglia, ma soprattutto per te. Ormai hai 20 anni e devi decidere cosa fare della tua vita. Ti sei iscritta ad 'Economia', ma solo per volere di tuo padre...” confermo con un movimento della testa “...infatti hai scarsi risultati...anzi nulli. Ma..” per la prima volta sento quella parola, c'e' un MA! Il mio cuore sobbalza...
“....noi, io e tuo zio intendo...non siamo delusi, noi crediamo in te. Per questo abbiamo pensato di offrirti una possibilità per far si che tuo padre cambi giudizio su di te, su sua figlia.”
Sono paralizzata, cosa avranno mai pensato?
“Jihye....” silenzio assoluto. “...io e tuo zio torniamo a Seul. E tu verrai con noi...”
La mente mi s'annebbia, non so cosa dire. Dopo 10 anni potrò tornare nella mia patria.
Un fiume di lacrime scende dai miei occhi. Guardo prima nonna e poi zio.
Mi ci butto in braccio!
“Graziegraziegraziegrazie...”
Papa' rovina il mio momento di gioia “...ad una condizione...”
Ecco, deglutisco la pillola amara.
“...dovrai lavorare! Seriamente!! Dovrai aiutare tua nonna con le spese...e non potrai piu' contare sulla mia carta di credito.”
Ahimè....mi tocca far sul serio questa volta.
Ma ne vale la pena!
“....e se qualcosa andra' storto, lo verro' subito a sapere...lo sai che io ho occhi da per tutto...e in quel caso tornerai subito a Tokyo e lavorerai per l'azienda! Dopo aver sposato chi dico io...”
Abbasso lo sguardo e fisso il tappetto persiano ai miei piedi. Ce la faro'?!
La risposta la trovo alzando la testa, lo sguardo di Jiyeon e' fisso su di me. Nei suoi occhi leggo la sua superiorità, sa per certo che fallirò.
NO! Ce la devo fare! L'ho promesso alla mamma...finalmente, io sarò felice!
 
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