2PM Italy~ Six beautiful days

[FANFIC]Promises., Infinite ff

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vivs ®
view post Posted on 3/5/2011, 22:22 by: vivs ®




Capitolo 14.


SPOILER (click to view)


La mano di Gyu stringe forte la mia, non l'ha lasciata nemmeno per un attimo. La valigia ogni tanto sbatte sulle mie gambe,la piu' volte mi ha offerto il suo aiuto ma io ho rifiutato. La nonna mi segue a passettini veloci, e' silenziosa e la tristezza le si legge in volto.
Aspettando che io finisca con il check in, entrambi stanno immobili come pali e mi fissano in silenzio. I loro sguardi mi pesano sulla schiena, e' un dolore atroce.
“Grazie Signorina, faccia un buon viaggio!”
“Si, grazie...” sorrido ricambiando la gentile signora, ma e' un enorme sforzo.
Non riesco neppure a fingere che tutta stia andando per il verso giusto, non posso fingere che partire sia davvero quello che voglio. Ma devo.
SungGyu mi raggiunge insieme alla nonna “Ti accompagnano fino al controllo..”
“Si, grazie..” l'atmosfera e' tesa e io sto per crollare.
Le scale mobili ci portano al piano di sopra, ecco, siamo quasi al traguardo della nostra corsa.
Ho deciso, da qui in poi voglio andare da sola. Fa male lasciarli cosi', ma sto ancora peggio ascoltando i loro tristi sospiri.
“Bene, e' ora di salutarci...”
Gyu lascia di colpo la mia mano che ha continuato a stringere per tutto il tempo, e la nonna scoppia in un pianto drammatico.
“OHHHH~ JIHYE~~ CARAAA~”
“Nonninaaaa~” l'abbraccio forte e due lacrime scendono sul mio viso.
“Sei sicura di quello che stai facendo?”
“Ora che conosco la verita' voglio delle spiegazioni e mio padre e' l'unico a potermele dare.”
“Forza e coraggio, nipote!” con due pacche sulla spalla mi trasmette tutto l'amore materno, e' tutto cio' di cui ho bisogno.
“Grazie nonna, grazie di tutto...” le lacrime si moltiplicano, ed io che voglio fare la forte.
“Ti voglio bene, Jihye....ricorda che la nonna sara' sempre orgogliosa di te....sei degna figlia di tua madre...”
L'abbraccio si scioglie e mi ritrovo il viso rugoso della nonna in faccia. Le do due baci sulla guancia e la ringrazio ancora una volta.
Due mani s'appoggiano sulle mie spalle, la mia guancia accarezzandone una, affonda nel suo amore.
“Gyu...” lo abbraccio e mi accoccolo sul suo petto. M'accarezza la testa, silenzioso, cerca di consolarmi. Voglio ricordare ogni singola cosa, voglio catturarla e portarla con me. Parto dal suo gesto dolce, dalla sua grande mano, dalle sue braccia che mi stringono forte, le sue spalle che mi proteggono da ogni cosa. Poi il suo profumo, cosi' dolce....annego dentro il suo sapore, lo respiro cosi' profondamente da farmi mancare il fiato.
“Stai tranquilla....un anno non sara' cosi' lungo, no?”
Poi c'e' la sua voce...cosi' calda e dolce. Chiudo gli occhi e memorizzo le sue parole, le ho scritte sul cuore....accanto alla nostra promessa.
“Hai ragione....e io saro' li ad aspettarti.”
Non risponde, mi stringe forte a se....ascolto i nostri cuori battere allo stesso ritmo.
Il suo viso si avvicina al mio e mi bacia.
Ecco, infine ci sono i suoi baci. Il calore delle sue labbra ed il suo sapore l'imprimo tutti dentro di me. Non deve scappare neanche una minima cosa. Ogni volta che ne avro' desiderio, apriro' un cassetto e cerchero' qualcosa di lui...qualcosa che mi riscaldi, che mi faccia tornare anche solo con la mente a questi giorni, che mi faccia sorridere...che mi faccia ricordare che cos'e' la felicita'.
“Devo andare...” a malincuore scivolo via dalle sue braccia e mi asciugo le lacrime.
Non voglio dire 'addio' a nessuno...il nostro sara' solo un 'arrivederci'. Un ultimo sguardo e scappo via.
“Jihye, aspetta! Aspetta!!!” Gyu strilla il mio nome correndomi dietro, ma ormai sono gia' tra le mani del poliziotto che tastandomi mi controlla.
“Puo' andare, signorina ...e' a posto.” posso andare....devo andare.
Mi giro ancora una volta, Gyu e' arrivato fino alla postazione dei controlli, ansima per la corsa.
Siamo divisi da un vetro, lui non puo' passare ed io non posso tornare indietro. Con la vista sbiadita dalle lacrime, lo vedo sbattere le mani sul vetro. Non posso fare nulla, non posso sentirlo, non posso toccarlo...il distacco si fa sempre piu' pesante.
Un signore mi sbatte contro, barcollo un po' e solo ora m'accorgo d'essere immobile, in piedi, in una valle di lacrime. Devo fare qualcosa, non posso lasciarlo cosi'....non voglio.
Corro verso il vetro e stampo le mie mani sulle sue. Tutti ci guardano, tutti si chiedono chi siamo e che cosa stiamo facendo. Ma in questo momento siamo solo io e lui, non importa degli altri.
SungGyu mi dice qualcosa, non lo riesco a sentire...ma leggo il labbiale.
“Sar...Saran.... Saranghe...” le gambe mi tremano e la testa mi gira:tiamotiamotiamotiamo.
“Anch'io...Anch'io...” il mio e' un sussurro, ma lui lo capisce. Sorride, finalmente e' riuscito a dirmi quello che sentiva.
Una voce metallica chiama il mio volo, e' il momento d'andare. Tiro un pugno sul vetro, chiudo gli occhi e corro via. Voglio ricordarmi il saluto con Gyu in questo modo, con quelle magiche parole.
Corro, corro sempre piu' veloce, davanti a me c'e' un corridoio immenso, potrei correre per tutto il tempo. Il cuore batte sempre piu' violentemente nel mio petto, mi fa quasi male...ma e' un dolore piacevole. E' bellissimo, ho voglia di gridare, di ridere, di cantare.....prendo lo slancio e faccio un grande salto. Eccomi, sono pronta per affrontare il mio avvenire....di una cosa sola sono sicura, l'affrontero' sempre con il sorriso...quello vero. Ora sono felice.
 
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