| Yuki:|= |
| | Premessa: - potrebbe anche non piacervi voglio dire ahah spero di continuare presto, e che vi piaccia! ^ ^* ps: quasi mi scordavo! °-° ci sono i BEAST! MY SUMMER BREEZE
~ 1 ~
Mi chiamo Mia, ho vent’anni e sono nata in Italia. Avrei potuto dire “e sono Italiana” ma la verità è che non sono affatto patriottica. Uno dei miei più grandi sogni è quello di viaggiare, di girare il mondo per apprezzarne tutte le meraviglie, le melodie, i sapori, le tradizioni e i costumi. Ecco perché ho deciso di trascorrere due settimane in una delle terre che, per diversi motivi, più mi attrae: la Corea del Sud! Riuscire a realizzare questo sogno non è stato facile. E’ difficile trovare qualcuno disponibile ad un viaggio così lungo e con una passione così forte; ma aspetto da tre anni questo momento. Ecco perché partirò da sola, volo Milano – Incheon, dove poi mi aspetterà la mia “unnie”, un’ amica conosciuta grazie al web e con la quale ho legato molto! Uno dei primi problemi che dovrò affrontare sarà la lingua: il mio inglese è assai penoso e il mio coreano molto molto scarso! Ma forza e pugni chiusi: armata di vocabolario tascabile e coraggio – il 90% dei miei viaggi sto male a causa delle mie mille paranoie ma questa volta addio preoccupazioni! – non mi farò di certo scoraggiare da questi piccoli ostacoli. Quindi domani è il grande giorno: si parte!
Inutile mentire riguardo l’affanno che, a causa delle lunghe ore di volo e i cambi, mi tanaglia da questa notte! Incrociamo le dita!
Finalmente “Arrivataaaaa”, ecco cosa ho urlato appena messo piede a Incheon, della serie: non facciamoci riconoscere all’estero! Ora non mi rimane che aspettare la mia amica, la quale mi ha carinamente avvisato due minuti fa che è intasata nel traffico! Che faccio? Inizio a guardarmi attorno: “AAAAAH AIUTOOO!” Poi decido, carica, prendo, e vado al bagno! Come passatempo non è il massimo ma me lo farò bastare! Faccio, esco e mi guardo allo specchio: chissà perché oggi ho gli occhi più verdi del solito. I capelli sono di un rosso-ramato fiammeggiante, lasciati sciolti, leggermente mossi e raccolti un po’ sul davanti. Mi asciugo le mani e mentre sto camminando e nello stesso tempo imprecando –perché metto lo smalto e tassativamente nel giro di 12 ore le mie unghie sono già pasticciate?! – vado a sbattere addosso a qualcuno. Strano, l’ennesima figura di biiip! Alzo un po’ gli occhi e bisbiglio un “sorry” con una pronuncia che sfido a comprendere; mentre raccolgo la borsa che mi è caduta a terra. “Nothing” alzo gli occhi un attimo perché come se non bastasse mi accorgo di aver tamponato un ragazzo; dove sono finiti i vecchietti simpatici?! Poi è la fine. C’è lui che mi sorride. Porta pure gli occhiali: questo significa che sverrò a breve. Indossa cappello e sciarpa, il colletto del cappotto alzato, capisco che non vuole farsi riconoscere. Lui fa per voltarsi, e credetemi, non so come, ma trovo il coraggio per sussurrare tre parole, (sono una turista, probabilmente non avrà timore che gli salti addosso!) tre suoni così familiari che quasi mi spavento: “Lee GiKwang?” spoilero di già, e vado con il dueee! ahahah MY SUMMER BREEZE
~ 2 ~
Il mio cuore sussulta, inizio ad avere caldo. Di solito non ho tutto questo spirito ardito, non riesco davvero a capire come ho potuto farcela. Lui mi guarda, con questi occhi e questo sorriso, capaci di sciogliere un iceberg in pieno inverno. “Si, sai chi sono?” - che domande fa questo???! – mi spiaccica nel suo inglese Prima di riuscire a rispondergli devo formularmi la frase in inglese in testa, temo che io non stia facendo proprio una figura eccelsa, ma comunque è un occasione da non perdere. “Certo! Vivo in Italia e amo i B2ST, sono venuta in Corea anche per assistere al vostro concerto” Lui mi guarda sempre più sorpreso, ma forse è paura. Forse crede che io sia pazza. Forse dovrei tornare di là? Oltretutto la mia amica potrebbe essere già arrivata. “Sei da sola?” “sì, sto aspettando un’ amica. E tu?” - Mia ma cosa ti salta in testa di chiedergli??!- "Sono da solo, sto tornando a casa" "E non hai paura delle fan??" gli chiedo con una fantastica espressione da pesce lesso -Mia bastaaa- "Un po', diciamo che sono scappato!" e con il dito mi fa notare: cappello e occhiali; due occhi grandi che si guardano attorno con aria furtiva, della serie *non ci sono non ci sono* il tutto incorniciato dal suo splendido sorriso. Sorrido anch'io, ed è un'emozione così spontanea che la situazione mi sembra davvero impossibile. "devo davvero andare al bagno, mi aspetti??" "Oh si, scusa!" Divento tutta rossa e mentre esco a gambe levate dal bagno gli urlo un "ti aspetto fuori!"
Esco e chiamo alla velocità della luce la mia amica: “unnie, sono qui con – oddio non glielo posso dire, se poi qualcuno mi sente? – bè, te lo scriverò per messaggio! Impiegaci il più possibile, mi ha detto di aspettarlo! Aaaa sto impazzendo!!” lei scoppia a ridere, divertita dalla mia totale eclisse dalla ragione e mi dice di stare tranquilla e di trattarlo normalmente. Sì bè, bè. COME??! ragazzi, sono sotto pressione. metto le mani in volto e lascio che la mia testa sprofondi. poi mi dico che devo tornare in me, saluto la mia amica e riattacco. Mi passano mille prensieri per la testa. Forse pensa che parlando con una straniera riceverà meno occhiate? Ma non è che farà solo peggio? Proprio in quel momento di trastullo mentale sento qualcuno da dietro che mi picchietta sulla spalla destra, mi volto e non vedo nessuno. Ohmioddio sto male? Poi sbadatamente mi volto a sinistra e lo vedo, un eschimese coperto da testa a piedi. “aaah mi hai spaventata! Pensavo che il joker del gruppo fosse qualcun altro!”e scoppiamo a ridere, quasi come se tutto ciò fosse la cosa più normale di sempre.
ci sediamo a parlare e così scopro che se n'è andato in Cina per incontrare degli amici e che ora sta tornando a casa, e che il furgoncino che doveva essere qui ha bucato una gomma e ora sono in arrivo. Io gli spiego la mia situazione, mentre lui si guarda attorno. “Qui ho paura mi vedano e sai, preferirei restare nascosto! Ti va di sederti con me lì?” mentre mi indica con l’indice la panchina della fermata del bus, che per ora è deserta. Ovviamente non rifiuto l’invito!
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