| You're my miracle |
| | Ok allora si comincia!!! ^^ Ecco i capitoli 2 e 3! Capitolo 2: love is not so easy
Alzatosi, Kyuhyun si era diretto immediatamente verso la finestra, che dava sul cortile interno dell'università: erano solo le 8, ma già diversi studenti affollavano il giardino. Era così immerso nei suoi pensieri che aveva dimenticato la presenza di un'altra persona all'interno della stanza. Sungmin stava ancora dormendo profondamente, e forse non aveva alcuna intenzione di svegliarsi per andare a lezione: era rientrato decisamente tardi quella notte, svegliando involontariamente Kyuhyun che già dormiva da ore. Non aveva potuto evitare di domandarsi dov'era stato, nonostante fosse certo che aveva passato la serata con gli amici: ricordava bene che il mattino gli aveva detto di non avere un ragazzo... Fu così che Kyuhyun ebbe modo di riflettere per la prima volta sui nuovi amici che aveva incontrato. In quel momento la sveglia di Sungmin cominciò a suonare, scuotendolo dai suoi pensieri. - Buongiorno! Sei sveglio da molto? - No davvero, qualche minuto... non ho voluto svegliarti, non sapevo nemmeno se volevi venire a lezione, devi essere stanco... - Non scherzare, non salto le lezioni io! E poi oggi ho un appuntamento a pranzo, devo vestirmi bene! Ma tu vai coi miei amici, tranquillo! Forse vi raggiungerò dopo... - Un appuntamento? - Si, un ragazzo che ho incontrato ieri alla festa! Era un po' che non lo vedevo... stavo per portarlo qui, avevo dimenticato che c'eri anche tu... pazienza! Solo ieri ti ho promesso che non avrei portato nessuno... stai tranquillo, non lo farò! E così dicendo, si chiuse in bagno a farsi una doccia, lasciando Kyuhyun incredulo. - Forse Sungmin non è il ragazzo dolce e innocente che mi è sembrato di conoscere ieri... l'ho giudicato troppo superficialmente, devo imparare a non fidarmi sempre delle apparenze.
All'ora di pranzo, come previsto, tutti erano al solito tavolo tranne Sungmin. Sinceramente, Kyuhyun aveva sperato che qualcuno facesse cenno alla sua assenza, tanto per capire che tipo era il ragazzo con cui si trovava in quel momento. Invece erano tutti stranamente silenziosi. A un certo punto, Heechul non riuscì più a trattenersi. - Non mi piace. Dobbiamo impedirlo! - Guarda che non è un bambino sai? E non è nemmeno uno stupido. Deve fare le sue scelte da solo. Le parole di Yesung, pronunciate freddamente, avevano zittito Heechul; il discorso era terminato immediatamente, prima che Kyuhyun potesse capire di cosa si trattava. Nessuno aveva toccato più l'argomento e a cena, quando Sungmin aveva ripreso il consueto posto, era come se nulla fosse accaduto.
Quella sera Hyukjae aveva deciso di invitare Kyuhyun nella sua stanza, dove potevano dare sfogo alla loro dipendenza da videogiochi. L'invito era stato accettato senza esitazione, dato che il ragazzo sentiva la fortissima mancanza dei tornei organizzati dagli amici. Non aveva considerato la presenza di una terza persona: il compagno di stanza di Hyukjae, che si rivelò essere l'ormai famoso Donghae. Era evidente che il rapporto tra i due era strano: lo si capiva dal modo in cui si parlavano, si guardavano, ma soprattutto dall'espressione triste che assumeva Hyukjae ogni volta che l'altro scriveva sms... cosa che succedeva molto spesso. Kyuhyun era stato più volte sul punto di chiedere quale fosse la loro relazione, ma non aveva avuto il coraggio: era sicuro che doveva esserci qualcosa di strano, se in alcuni momenti sembravano comportarsi come una coppia, mentre in altri sembravano infastiditi l'uno dall'altro. - Forse non vogliono farsi vedere di fronte a me? Era l'unica conclusione a cui Kyuhyun era giunto, e nonostante la curiosità decise di non indagare oltre... conoscendo Heechul, in un modo o nell'altro avrebbe scoperto comunque la verità. Inaspettatamente, fu Ryeowook a parlargliene il mattino seguente. Lui, Kyuhyun e Sungmin quella mattina erano scesi a far colazione prima degli altri, cominciando le lezioni decisamente presto. E molto presto il discorso si era spostato sulla coppia. - Cosa ne pensi, Kyuhyun? È un anno che va avanti così... abbiamo detto a Hyukjae di lasciarlo perdere, del resto sa benissimo che esce con un altro... ma non riesce a dimenticarlo, è più forte di lui. Del resto vivono insieme... dovrebbe cambiare stanza. Basterebbe chiedere a Leeteuk, per lui non è difficile spostarlo altrove, e in questo modo sarebbe finita molto prima. Ma Hukjae insiste con questa storia di “siamo solo amici”, a cui non crede nessuno. Donghae dovrebbe avere il coraggio di mandarlo via, per il suo bene... ma non lo farà mai, è troppo gentile. Non capisce che in questo modo peggiora solo le cose... Tutto era diventato chiaro ormai per Kyuhyun. E in effetti, ripensandoci adesso, avrebbe dovuto capirlo da solo. Le sue riflessioni vennero di colpo interrotte da Sungmin. - Ryeowook, non dovresti permetterti di fare l'esperto della situazione! Tu stesso hai i tuoi problemi da risolvere mi sembra! - Non c'è niente da risolvere per me! È già tutto finito in partenza, lo sai bene. Vedendo lo sguardo curioso di Kyhuhyun, Sungmin cominciò a spiegare: - Il nostro Ryeowook è innamorato di Yesung. Quando è cominciata? Tre anni fa? Si sono incontrati a una gara di canto. Anche lui è molto bravo, sai? Beh, da quando l'ha visto non ha smesso di parlare di lui, ha passato due anni di liceo così... e si è iscritto a quest'università solo per incontrarlo. Con tutta la fatica che ho fatto per farli uscire insieme da soli, non ci ho ricavato altro che vederli diventare amici... perché lui non vuole parlare! - Sai benissimo che non è così facile!!! senza rendersene conto, Ryeowook si era alzato in piedi, perdendo il controllo della sua voce e quasi urlando. - Lui è etero!!! parlargli significherebbe perdere anche la sua amicizia!!! almeno a quello, non posso rinunciare. Se posso stargli vicino come amico, sentire la sua voce... va già bene così. Non sono il tipo da “o tutto o niente”. Anche perché so benissimo cosa mi aspetta. Dopo aver detto così era tornato a sedere, chinando la testa e trattenendo a stento le lacrime. Fortunatamente, a quell'ora la mensa era praticamente vuota, e nessuno aveva sentito la conversazione. Sungmin, confortando l'amico, gli si era seduto vicino e nell'abbracciarlo si era visibilmente commosso; forse si riteneva colpevole per quella reazione. Kyuhyun si sentiva un po' a disagio: viveva lì da pochi giorni, e si domandava se fosse giusto per lui venire a conoscenza dei segreti più intimi di persone che per lui, in fondo, non potevano essere considerati ancora veri e propri amici. E vedendo l'affetto sincero che legava i ragazzi di fronte a lui, non era riuscito a evitare di provare un po' di invidia, chiedendosi se anche lui, un giorno, avrebbe stretto con qualcuno di loro un legame così forte. Al liceo non aveva molti amici; conosceva diverse persone con cui giocava a Starcraft, è vero, ma nessuno a cui aveva mai rivelato i suoi segreti; nessuno a cui aveva mai confidato le sue paure, i suoi sogni. Erano amicizie superficiali... di quelle che legano tra loro delle persone quando ci si diverte, ma che non valgono nulla quando c'è bisogno di un amico vero. A volte ci aveva pensato, ma aveva risolto che era meglio così: dove i sentimenti sono meno profondi, non c'è pericolo di soffrire. E quella era l'idea che avrebbe adottato anche all'università, se non si fosse involontariamente trovato di fronte a una scena simile: le lacrime di Ryeowook, una persona che conosceva solo da qualche giorno, lo turbarono più di quanto avrebbe mai pensato. Era la prima volta che vedeva qualcuno piangere... e istintivamente, avrebbe voluto unirsi all'abbraccio di Sungmin. Ma prima che potesse farlo, sentì la campana suonare. I due si separarono, cercando di sistemarsi il meglio possibile e di prepararsi alle lezioni.
Quel mattino, concentrarsi era stata per Kyuhyun un'impresa impossibile: non riusciva a non pensare a ciò a cui aveva assistito, comprese le rivelazioni sulla sera precedente. Gli ricordavano molto la sua esperienza al liceo. L'unica persona che aveva amato, seppure in modo platonico, si chiamava Changmin. Era un ragazzo che aveva conosciuto in conservatorio, quando ancora aveva in mente di fare il cantante; perché non aveva avuto il coraggio di dirlo a Yesung, ma anche lui un tempo partecipava a concorsi. E li vinceva, anche. Ma da quando aveva incontrato Changmin, da quando aveva capito di amarlo, ma soprattutto, da quando aveva capito che non sarebbe mai stato ricambiato, tutto aveva perso d'importanza. Cantare non gli dava alcuna soddisfazione. Anzi, lo faceva sentire più vicino a Changmin, ma in modo ancora più doloroso... perché non poteva esserci altro che amicizia. E quindi aveva deciso di smettere definitivamente col conservatorio, con le gare, col canto... aveva giurato di non cantare più, perché temeva di incontrarlo di nuovo. E rivederlo sarebbe stato troppo difficile per lui. Nelle sofferenze di Hyukjae e Ryeowook rivedeva la propria, e questo lo feriva profondamente. Uscendo dall'aula con questi pensieri, Kyuhyun finì per imbattersi proprio in Yesung, circondato da ragazze; e non riuscì a trattenersi dal pensare: - Proprio come Changmin, sempre con le galline intorno. Forse è il destino di ogni cantante, cambiare ragazza di continuo... è una fortuna per Ryeowook che sia etero... gli risparmia solo sofferenze... eppure Yesung non mi sembra una persona simile...
Kyuhyun si era appena voltato per dirigersi in mensa, quando sentì una mano sulla spalla: era Yesung, che si era immediatamente liberato dalle ragazze e lo guardava in modo serio. In un tono di voce preoccupato, gli chiese: - è successo qualcosa di strano stamattina? - No, perché? - Ho incontrato Ryeowook poco fa e mi sembrava strano! Non è da lui essere triste... non vorrei che ci fosse qualche problema... se così fosse, lo direbbe a Sungmin di sicuro... io lo devo sapere... me lo diresti, vero? Se sentissi lui o Sungmin dire qualcosa, verresti a dirmelo, vero? Kyuhyun era rimasto immobile tutto il tempo, senza sapere come rispondere. Non voleva mentire, ma di certo non spettava a lui raccontare cos'era successo! - C-c-certo, nessun problema! Era stata la sua unica risposta, che per sua fortuna era stata sufficiente a tranquillizzare Yesung. Per tutta la strada da lì alla mensa, che gli era sembrata interminabile, Kyuhyun era stato a testa bassa supplicando che il ragazzo gli credesse; e arrivare al solito tavolo, dove Heechul stava tenendo un monologo sulle sue abilità culinarie, era stato davvero un sollievo. Capitolo 3: Il piano
Kyuhyun si era abituato ormai alla vita universitaria. Era un mese che viveva lì e si era adattato alla nuova situazione: le lezioni erano abbastanza interessanti, o almeno comprensibili; i rapporti che legavano i suoi nuovi compagni, per quanto strani e complicati, non erano poi un problema... la situazione era stabile, e l'importante agli occhi di Kyuhyun era non intervenire in alcun modo per non rompere l'equilibrio precario che si era creato. Non diceva nulla, quando vedeva Ryeowook avvicinarsi il più possibile a Yesung; non interveniva quando Heechul ripeteva a Hyuykjae di cambiare stanza; non prendeva le parti di nessuno, quando Heechul e Leeteuk litigavano perché quest'ultimo sembrava “troppo gentile” con chi gli chiedeva informazioni sul campus. A essere onesti, queste cose non interessavano molto a Kyuhyun. L'unico pensiero che a volte lo turbava riguardava Sungmin: erano compagni di stanza, eppure non sapeva praticamente nulla di lui. In quel mese aveva scoperto tutti i sentimenti segreti all'interno del gruppo, ma in tutto questo Sungmin sembrava non avere una parte. Che fosse legatissimo a Ryeowook era evidente, ma la loro di certo era solo un'amicizia fraterna... e non era questo il dubbio di Kyuhyun. Non si era più parlato del misterioso ragazzo col quale Sungmin si era incontrato quel giorno, che a Heechul a quanto pare non piaceva per niente. Probabilmente era una persona con cui Sungmin aveva un conto in sospeso, ma sembrava essersi risolto tutto in quell'unico incontro... un ex forse? Questo avrebbe spiegato la reazione strana dei suoi amici. Ad ogni modo, il suo compagno di stanza non aveva più parlato di ragazzi da allora; il che accendeva la curiosità di Kyuhyun più del necessario. Gli sarebbe piaciuto vedere questo ipotetico ex, tanto per farsi un'idea di quale tipo di ragazzo piacesse a Sungmin... l'avrebbe aiutato sicuramente a capire qualcosa di più sul suo conto. Ma non solo questo non era stato possibile, non l'aveva mai sentito fare alcun commento riguardo nessuno... al contrario di Heechul, che si sentiva autorizzato a esprimere un'opinione ogni volta che incontrava un bel ragazzo, anche in presenza di Leeteuk. (che di certo non era contento). L'occasione però si era presentata inaspettatamente; e come al solito, Heechul ne era il responsabile, seppur in modo involontario. Heechul infatti aveva notato il modo in cui Yesung si comportava davanti a Ryeowook, e per lui non c'era alcun dubbio sul fatto che i loro sentimenti fossero reciproci; ma siccome il ragazzo non voleva saperne di dichiararsi, l'unica alternativa per Heechul era stata quella di forzare un po' le cose. E voleva coinvolgere Kyuhyun in questa storia. Secondo il suo piano, Kyuhyun avrebbe dovuto fingere di fronte a Yesung di essere innamorato di Ryeowook... in questo modo, avrebbero potuto valutare la sua reazione e, nel caso fosse evidente la sua gelosia, convincerlo a fare il primo passo. Questo piano era stato approvato all'unanimità e Kyuhyun, nonostante la ferma opposizione iniziale, era stato costretto a cedere: avrebbe potuto rifiutarsi di fronte a Heechul, ma vedendo Ryeowook quasi in lacrime non era riuscito a tirarsi indietro. - Del resto questo non può causare problemi. La cosa peggiore che può succedere è che Yesung non sia geloso; in questo caso, facciamo finta che Ryeowook abbia rifiutato di mettersi con me e tutto torna come prima... Mentre tentava di autoconvincersi della validità del piano, Kyuhyun non poteva evitare di notare il sorriso triste sulle labbra di Hyukjae, che di sicuro un questo momento stava pensando a Donghae. E probabilmente, dopo essersi domandato come avrebbe reagito lui in una situazione simile, era giunto a conclusione che per i suoi amici non valeva nemmeno la pena tentare.
Heechul aveva organizzato tutto nei minimi dettagli: aveva deciso che Kyuhyun avrebbe dovuto parlare con Yesung dei suoi sentimenti in una situazione credibile, come poteva essere un'uscita tutti insieme. Sarebbe sembrato sospetto se tutto fosse accaduto in università, perché in quel caso probabilmente Kyuhyun avrebbe chiesto l'opinione di Sungmin. Tutto doveva essere il più credibile possibile, in modo che il pensiero di un complotto non passasse nemmeno lontanamente nella mente della vittima, altrimenti sarebbe stato tutto inutile. Quella sera erano andati tutti insieme in un locale: il posto perfetto, secondo Heechul, perché tutto avvenisse in modo apparentemente naturale. Kyuhyun era nervoso: non era mai stato bravo a mentire, e di certo era la prima volta che si trovava in una situazione simile; era convinto di non essere credibile, ma ormai non poteva tirarsi indietro. Heechul era scomparso poco dopo con Leeteuk, trascinando con sé anche il fratello; Sungmin aveva finto di dover parlare da solo con Ryeowook, lasciando soli appositamente Kyuhyun e Yesung. A questo punto, il piano poteva avere inizio. Abbassando la testa per nascondere l'imbarazzo, Kyuhyun aveva cominciato a parlare del più e del meno, cercando l'occasione per cominciare il discorso che si era studiato a memoria: se recitare non era una sua dote, improvvisare lo era ancora di meno; non riusciva nemmeno a guardarlo negli occhi. - Secondo te, a Ryeowook piace qualcuno? Tu sei suo amico, dovresti saperlo... - N-non lo so... non credo... non ne abbiamo mai parlato... perchè? - Perché vorrei stare con lui. Queste parole, pronunciate il più velocemente possibile da Kyuhyun, non dovevano sembrare sincere a un orecchio attento; ma Yesung, oltre a non essere particolarmente sveglio di suo, era così agitato da capirne a malapena il significato. - Da quando? Cioè... non ho mai notato... non sono fatti miei... siamo amici però... io ci tengo... lui è... gentile con me... Era sufficiente. Di sicuro Heechul avrebbe proseguito con la recita, indagato più a fondo... ma per Kyuhyun, era sufficiente. Solo a guardarlo si sentiva in colpa. A bassa voce gli disse nell'orecchio: - Diglielo subito, prima che qualcuno cerchi veramente di portartelo via. Sono tre anni che ti sta aspettando, direi che è troppo! E dopo avergli dato una pacca sulla spalla, era uscito dal locale trascinando con sé Sungmin, che nel frattempo cercava di distrarre Ryeowook. Kyuhyun lo portò con sé fuori dal locale, senza spiegazioni, attirandosi lo sguardo dubbioso e preoccupato degli altri amici, che di certo volevano sapere l'esito della conversazione. - Penso di aver fatto abbastanza... possono continuare da soli, non possiamo preoccuparci troppo... è una loro scelta dopotutto! - Yesung era geloso? Ti ha creduto? - Se è intelligente come credo, gli sta parlando adesso... penso proprio che abbia capito che non ero serio, anche se per un attimo ho temuto... non so, che scoppiasse a piangere o mi prendesse a pugni, non ne ho idea! - Ha funzionato!! lo sapevo!! - Non sarei così sicuro che è finita bene... non mi stupirei se in realtà stasera non succedesse molto... ma qualcosa succederà presto o tardi, è sicuro! - E perchè mi hai portato fuori? Non è meglio dirlo agli altri? Heechul vorrà sapere subito... - Lasciali stare! E poi sono stanco di stare in mezzo a tutta quella gente, non sopporto il rumore! Dovrei tornare in dormitorio... torna dentro tu se ti va! A te piacciono questo genere di feste... - A dir la verità preferisco stare fuori anch'io... non mi va di fare il terzo incomodo... - Beh per quello c'è anche Hyukjae mi sembra! - Non mi va di parlargli... non mi va proprio di vederlo, per essere onesto. Kyuhyun era molto stupito da quest'affermazione. Non aveva mai notato che ci fosse dell'astio tra i due, e non riusciva a immaginarsi quale potesse essere la causa. Il silenzio che si era creato in quel momento aveva fatto capire a Sungmin di aver parlato troppo, anche perché Kyuhyun era da poco nel gruppo e non poteva conoscere ciò che era accaduto l'anno precedente. Restò a lungo indeciso: non sapeva se raccontare al compagno di Siwon, di Donghae, di tutto ciò che solo un anno fa l'aveva fatto stare così male da pensare seriamente di lasciare l'università. L'unica cosa che era riuscito a dire era stata: - Ogni volta che vedo Hyukjae, leggo nei suoi occhi l'amore per Donghae. E non lo sopporto, perché davvero non capisco cos'ha di tanto speciale. Non lo odio, se è questo che credi... ma mi ha tradito. Lui, Siwon... tutti mi hanno tradito. È dura, quando ti senti pugnalato alle spalle dalle persone che ami. Hanno fatto la loro scelta, non odio nessuno... ma non voglio più vederli. - Siwon? Prima che Kyuhyun potesse sapere di chi si trattava, Heechul li aveva raggiunti pretendendo spiegazioni e interrompendo il loro discorso.
Il giorno dopo, chi si aspettava un grande cambiamento era rimasto deluso. Non sapendo che era successo qualcosa, si poteva credere che Yesung e Ryeowook fossero allo stesso punto in cui erano il giorno prima, senza nessun passo avanti. Ma a Kyuhyun non era sfuggito il modo diverso in cui si guardavano: forse non c'era stata una grande svolta, ma di certo qualcosa era successo, mentre loro erano fuori dal locale. Il suo pensiero però tornava continuamente al discorso interrotto di Sungmin. Aveva sperato che tornando nella loro stanza, di nuovo soli, il ragazzo continuasse da dove si era fermato; ma non era stato così e Kyuhyun non se l'era sentita di chiedere altro. Avrebbe potuto domandare a Heechul, ma non gli andava. - Se vorrà raccontarlo, sarà da lui che lo saprò. I pettegolezzi non facevano per lui, anche se la curiosità cominciava a divorarlo. Ma adesso che sapeva almeno parte dei sentimenti di Sungmin, non poteva evitare di domandarsi se Hyukjae ne fosse a conoscenza; e per la prima volta, dopo più di un mese dal suo ingresso in dormitorio, aveva cominciato a chiedersi che tipo di persona fosse in realtà questo Donghae. Che fosse molto bello nessun dubbio, l'aveva visto lui stesso quella sera in camera di Hyukjae, ma era stato il loro unico incontro, e non si erano nemmeno parlati. - Eppure deve essere davvero speciale, se a quanto pare è così amato... e così odiato. Ma Kyuhyun sapeva che non valeva la pena farsi troppe domande: prima o poi probabilmente l'avrebbe incontrato di nuovo.
| | |
| |
|